Vitamina B, gli integratori aumentano il rischio di cancro ai polmoni
L’assunzione di integratori a base di vitamina B6 e B12 ha un collegamento con il cancro polmonare. Gli scienziati dell’Ohio che hanno eseguito la ricerca sostengono che chi li prende per rimediare alle carenze dovute alla dieta, come i vegani, è più a rischio.
Cancro polmonare: c’è un collegamento con gli integratori di vitamina B6?
I ricercatori dell’Ohio State University Comprehensive Cancer Center – Arthur G. James Cancer Hospital, del Richard J. Solove Research Institute (OSUCCC – James), del Fred Hutchinson Cancer Research Center e della National Taiwan University, hanno condotto uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Clinical Oncology. Secondo gli esperti l’assunzione continuativa di integratori di vitamine B6 e B12 può causare il cancro ai polmoni. Solitamente questo tipo di prodotti vengono scelti per sopperire a carenze dovute alla dieta e quindi sarebbero a rischio i vegani e i vegetariani. I dati raccolti rivelano che la probabilità aumenta da 2 a 4 volte.
Effetti degli integratori: i fumatori sono più in pericolo dei vegani
I fumatori che hanno assunto 20 mg di vitamina B6 o 55 mcg di vitamina B12 al giorno per 10 anni anni erano più esposti al rischio di cancro al polmone, con un aumento pari a 4 volte nel caso di assunzione di vitamina B12. Questo è il primo studio prospettico di tipo osservazionale eseguito a lungo termine ed è davvero strano quando riscontrato visto che questi integratori dovrebbero ridurre il rischio di cancro.
Alla ricerca hanno partecipato 77mila persone di età compresa tra 50 e 76 anni e gli scienziati hanno valutato diversi fattori come l’età, l’etnia, il peso, da quanto tempo fumavano, e ancora se nella storia personale e famigliare c’erano stati casi di cancro al polmone o malattie polmonari croniche.
Le dosi giornaliere raccomandate sono di 100-300 mcg di vitamina B6 e di 2 mcg di vitamina B12. A causa di una dieta carente di queste sostanze spesso si deve ricorrere agli integratori e si superano le dosi esponendo il corpo a diversi rischi, come quelli di questo studio.