Scarpe ortopediche: cosa sono, quando sono indicate, costi
Scarpe ortopediche: di cosa si tratta di preciso? Se stai leggendo queste righe, significa che vuoi sapere qualcosa di più in merito. Perfetto! Non ti resta che seguirci nelle prossime righe di questo articolo.
Cosa sono le scarpe ortopediche?
Quando si parla di scarpe ortopediche, si inquadrano delle calzature che risultano indicate nelle situazioni in cui si ha a che fare con specifiche problematiche ai piedi, ma anche nelle circostanze in cui sussiste la necessità di minimizzare il livello di dolore causato da posture sbagliate nel corso del lavoro.
Le scarpe in questione vengono prescritte da un ortopedico che, in sede di visita, fornisce specifiche dettagliate sulle caratteristiche della calzatura, che possono cambiare da persona a persona.
Per quanto riguarda l’acquisto, i riferimenti sono negozi specializzati – in Emilia Romagna uno dei migliori è l’Ortopedia Scita – che, partendo dalle misurazioni del piede e ovviamente dalle indicazioni del medico, forniscono tutte le istruzioni ai tecnici che creano la calzatura personalizzata.
Indicazioni
Entrando nel vivo delle indicazioni per l’utilizzo delle scarpe ortopediche, ricordiamo situazioni come quelle di chi ha i piedi piatti o i piedi cavi. Un’altra circostanza da ricordare riguarda il ricorso alle scarpe ortopediche nelle circostanze in cui si ha la necessità di affrontare le conseguenze di una dismetria.
Nel caso appena ricordato, la scarpa ortopedica si accompagna all’utilizzo di plantari, anch’essi personalizzati. Come ricordato nelle righe precedenti, queste calzature possono rivelarsi decisive anche in situazioni lavorative particolari, come per esempio quelle di chi, durante la giornata, deve stare in piedi parecchie ore (il che può rivelarsi un fattore di rischio anche per le vene varicose, fastidiose a livello estetico e per via del dolore che possono provocare).
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare delle indicazioni delle scarpe ortopediche. Tra gli aspetti da considerare rientra anche la diagnosi di deformità come l’alluce valgo. Questa problematica non è sempre operabile. Nelle circostanze in cui ha origini neurologiche, l’intervento, infatti, non è risolutivo.
In casi del genere, la risposta può arrivare dalla realizzazione di una scarpa ortopedica ad hoc, il cui utilizzo, ribadiamo, può essere coadiuvato da quello di un plantare o da quello di un separadita.
Un doveroso cenno deve essere dedicato anche alle calzature ortopediche realizzate appositamente per i periodi in cui si indossa un tutore. In tali frangenti, si ha chiaramente a che fare con scarpe dal volume più ampio rispetto a quelle elencate nelle righe precedenti.
Quanto costano le scarpe ortopediche?
Dare una risposta univoca a questa domanda è impossibile. Il motivo lo abbiamo spiegato nelle righe precedenti: le calzature ortopediche sono prodotti personalizzati, con peculiarità che possono variare fortemente da persona a persona.
La forbice è quindi estremamente ampia; in linea di massima, si va dai 100 ai 400 euro. Quest’ultima cifra può essere molto più alta, soprattutto quando si ha a che fare con la creazione di ortesi plantari con materiali particolarmente innovativi.
Il nodo del design
Le persone che si sentono consigliare dall’ortopedico l’utilizzo di scarpe specifiche per una problematica del piede sono spesso preoccupate in quanto pensano che queste calzature siano poco gradevoli dal punto di vista estetico.
Si tratta di un luogo comune! Negli ultimi anni, le metodiche di lavoro dei tecnici ortopedici si sono evolute tantissimo, permettendo di apprezzare dei risultati in cui estetica e necessità di preservare o migliorare la salute del piede si incontrano in maniera perfetta.
Concludiamo ricordando che, consultandosi con l’ortopedico, se proprio non si vuole indossare una calzatura specifica è possibile modificare quelle che si ha già, integrando delle ortesi di spessore diverso all’interno (situazione tipica dei casi di dismetria lieve).