Perché rivolgersi a uno psicologo?
Sono tantissime le persone che, ogni giorno, si chiedono come mai rivolgersi a uno psicologo. Questa professione è spesso associata a dei luoghi comuni molto pericolosi. Il primo riguarda il pensiero che dallo psicologo ci vada solo chi ha problemi gravi (i pazzi, per intenderci).
Come si può leggere sul sito https://www.giovannamarianastasi.com/, sono numerosi i casi in cui può rivelarsi utile il fatto di rivolgersi a uno psicologo. Vediamo assieme alcuni tra i più importanti.
Difficoltà scolastiche dei propri figli
Quando si parla delle situazioni in cui può essere utile rivolgersi a uno psicologo, è impossibile non chiamare in causa i frangenti in cui un genitore si trova ad affrontare le difficoltà scolastiche del proprio figlio.
Queste problematiche possono procurare forti preoccupazioni ai genitori. Per questo motivo, se la situazione non migliora dopo la prima elementare è il caso di rivolgersi a uno psicologo. Il professionista in questione può diagnosticare un eventuale disturbo specifico dell’apprendimento (per esempio la dislessia), ma anche arrivare alla conclusione che il bambino ha difficoltà nello studio per altri motivi.
Incertezze sul proprio futuro
Viviamo in un mondo che corre tantissimo e che, molto spesso, non ci lascia la possibilità di riflettere su quello che vogliamo davvero. Questo vale sia per quanto riguarda lo studio, sia per quel che concerne il lavoro. In questi casi, può rivelarsi utile rivolgersi a uno psicologo e indagare in maniera più approfondita le proprie attitudini e aspirazioni.
Psicologo, un valido aiuto in caso di stress
Quando il nostro corpo ci parla attraverso stanchezza cronica, nervosismo e manifestazioni cutanee anomale, molto spesso alla base c’è un problema di stress. In questi casi, può rivelarsi molto utile rivolgersi a uno psicologo non solo per indagare le cause – molte volte, presi come siamo dai numerosi stimoli che caratterizzano le nostre giornate, facciamo fatica a capirlo – ma anche e soprattutto per trovare le strategie giuste per fronteggiare la situazione.
Visita dallo psicologo: altri aspetti da considerare
Quando si parla dei motivi per cui valutare il contatto con lo psicologo in un momento di difficoltà, è importante ricordare che, quando si chiama in causa questo professionista, si inquadra un contesto dove non avviene giudizio. Questo è fondamentale da sottolineare: molte, infatti, le persone hanno paura di approcciarsi al mondo della psicologia per la paura di essere giudicate.
In generale, la scelta di recarsi dallo psicologo deve essere vista come una forma di cura verso sé stessi. La definizione di salute secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) comprende anche tutto quello che riguarda il benessere interiore e non solo quello fisico.
Conclusioni
Parlare dei motivi per cui vale la pena rivolgersi a uno psicologo significa, per forza di cose, considerare anche la differenza tra questa figura e quella dello psicoterapeuta. In quest’ultimo caso, si parla di uno psicologo che, dopo l’abilitazione, ha deciso di proseguire la propria formazione per ulteriori 4 anni.
La differenza è cruciale anche dal punto di vista della quotidianità professionale. Gli psicoterapeuti, infatti, hanno la possibilità di trattare i soggetti depressi, ovviamente senza la prescrizione di farmaci (quest’ultimo punto deve essere considerato anche quando si parla degli psicologi).
Tra gli strumenti che lo psicoterapeuta utilizza per svolgere il suo lavoro c’è la relazione terapeutica, un patto che parte con la definizione degli obiettivi della terapia e che, nel caso dell’approccio cognitivo-comportamentale (uno degli orientamenti più diffusi), procede con un’interazione terapeuta – paziente in cui il primo soggetto invita il secondo a cambiare man mano la sua vita attraverso compiti pratici da svolgere man mano che si va avanti con le sedute.