Gas radon: cose da sapere per evitare danni alla salute
Il gas radon è uno dei principali inquinanti ambientali presenti nelle nostre case, ma spesso sottovalutato. La sua presenza può comportare rischi per la salute, motivo per cui è fondamentale comprenderne la natura e adottare le misure necessarie per proteggere noi stessi e le nostre famiglie.
Insieme a SINE Sicurezza azienda specializzata in sicurezza sul lavoro a Udine e provincia vedremo tutto quello che c’è da sapere sul questo gas, i danni che può causare e come difendersi.
Che cos’è il gas radon?
Il radon è un gas radioattivo inodore e incolore, risultato del decadimento naturale dell’uranio presente nel terreno e nelle rocce sottostanti le abitazioni. Quando il radon si libera dal suolo, può infiltrarsi attraverso le fessure nel pavimento, le pareti o le fondamenta delle case, accumulandosi all’interno degli ambienti chiusi.
Rischi per la salute
L’esposizione prolungata al radon aumenta il rischio di sviluppare tumori polmonari, rappresentando la seconda causa di cancro al polmone dopo il fumo di tabacco. Il gas radon, infatti, emette particelle radioattive che possono danneggiare i tessuti polmonari quando vengono inalate, causando mutazioni genetiche e la formazione di cellule tumorali.
Come si valuta il rischio radon
Per valutare il rischio derivante dall’esposizione al radon, è possibile effettuare delle misurazioni attraverso specifici dispositivi chiamati dosimetri. Questi strumenti permettono di rilevare la concentrazione di radon presente all’interno di un’abitazione e di identificare eventuali livelli eccessivi.
Il livello di riferimento
Il livello di radon considerato accettabile all’interno delle abitazioni è di 300 becquerel per metro cubo (Bq/m³). Tuttavia, è consigliabile adottare misure correttive anche per concentrazioni inferiori a questo valore, poiché anche livelli moderati di radon possono comportare rischi per la salute nel lungo termine.
Le misure correttive
Esistono diverse misure correttive che possono essere adottate per ridurre la concentrazione di radon all’interno delle abitazioni. Tra queste, l’installazione di sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) o di sistemi di aerazione del terreno, che permettono di ridurre l’accumulo di gas all’interno degli ambienti chiusi.
La consapevolezza dei rischi legati al gas radon e l’adozione di adeguate misure preventive possono contribuire a proteggere la salute nostra e dei nostri cari. Effettuare controlli periodici e adottare le misure correttive necessarie sono passi fondamentali per garantire un ambiente domestico sicuro e salubre.
Che cos’è il Piano Nazionale d’Azione per il Radon?
Il Piano Nazionale d’Azione per il Radon (PNAR) è un documento strategico che delinea le azioni da intraprendere per ridurre l’esposizione della popolazione al gas radon nell’arco dei prossimi 10 anni. Questo piano è stato emanato in risposta a quanto previsto dall’articolo 10, comma 1 del D.Lgs 101/2020, in attuazione della Direttiva 2013/59/Euratom.
Obiettivi del Piano Nazionale d’Azione per il radon
Gli obiettivi principali del PNAR sono:
- Ridurre la concentrazione di radon nei luoghi di lavoro.
- Ridurre la concentrazione di radon nelle abitazioni, con particolare attenzione alle aree prioritarie.
- Verificare che le nuove abitazioni costruite rispettino i limiti di concentrazione di radon.
Azioni e Misure del Piano Nazionale d’Azione per il Radon
Misurare
– Effettuare misurazioni delle concentrazioni di radon negli edifici.
– Definire protocolli di misurazione e gestione dei dati.
– Individuare le aree prioritarie e i luoghi di lavoro a maggior rischio.
Intervenire
– Contrastare i rischi legati al radon attraverso interventi mirati.
– Promuovere sistemi di prevenzione e riduzione del radon negli edifici.
Coinvolgere
– Informare e sensibilizzare il pubblico sui rischi del radon.
– Formare professionisti del settore edile e sanitario.
– Coinvolgere attivamente la cittadinanza nella riduzione dell’esposizione al radon.
Impatto del Piano Nazionale d’Azione per il Radon sui Luoghi di Lavoro
Il PNAR non introduce nuovi obblighi per i datori di lavoro ma fornisce indicazioni integrate con la normativa esistente. Gli ambiti di maggior interesse includono:
– Luoghi di lavoro sotterranei, semisotterranei e situati in aree prioritarie.
– Locali specifici come quelli per il trattamento dell’acqua e le centrali idroelettriche.
Formazione e Protezione dei lavoratori
L’art. 110 del D.Lgs. 101/2020 prevede l’informazione, la formazione e l’aggiornamento dei lavoratori in materia di radon. Il PNAR implementa ulteriori azioni di formazione rivolte ai lavoratori, ai datori di lavoro e agli esercenti.
Misure di Prevenzione e Protezione
Il Piano include indicazioni per la progettazione di edifici radon-resistenti e per l’intervento su edifici esistenti. Gli esperti in interventi di risanamento devono partecipare a corsi formativi specifici per identificare le misure più idonee a ridurre l’esposizione al radon.