Ridefinire il naso: rinoplastica o rinofiller?
La rinoplastica, una delle più antiche procedure di chirurgia estetica, viene spesso percepita come traumatica, a causa della convinzione comune che il chirurgo debba “rompere” il naso per rimodellarlo. In realtà, l’intervento è una delle procedure di chirurgia plastica più delicate e precise, dovendo modificare con estrema attenzione la struttura ossea e cartilaginea del naso in modo da migliorare la forma, il volume e la posizione dello stesso. Spesso, inoltre, si correggono anche le difficoltà respiratorie derivanti dalle alterazioni anatomiche. La rinoplastica rappresenta, quindi, la soluzione ideale se si desidera una modifica importante, permanente e completa del proprio naso, nonché se si desidera migliorare la funzionalità dello stesso.
In questo articolo insieme ad uno dei migliori chirurghi plastici di Udine, il dott. De Biasio vedremo le differenze tra le due principali metodologie per correggere l’aspetto del naso.
Che cos’è la rinoplastica?
La rinoplastica è un intervento chirurgico finalizzato a modificare la forma e la struttura del naso. Durante l’intervento, il chirurgo plastico può rimodellare le ossa nasali, ridurre o aumentare le dimensioni del naso, correggere la punta o la gobba nasale e migliorare la simmetria del viso. La rinoplastica può essere eseguita utilizzando diverse tecniche chirurgiche, tra cui l’approccio aperto e l’approccio chiuso, a seconda delle esigenze del paziente e delle caratteristiche anatomiche del naso.
Che cos’è il rinofiller?
Il rinofiller consiste nell’iniettare dei materiali di riempimento detti filler, tra i quali l’acido ialuronico è il più utilizzato, a livello del naso allo scopo di addolcire le gobbe e le irregolarità, modificare il volume e la proiezione della punta del naso. Viene sempre eseguito in regime ambulatoriale, con tempi di recupero molto brevi e senza anestesia (a parte una piccola quantità di crema anestetica). Attualmente si sta ampliando anche l’utilizzo della tossina botulinica per modificare temporaneamente alcune caratteristiche del naso, a completamento del trattamento con fillers.
Il rinofiller, che prevede l’iniezione di filler come l’acido ialuronico, può essere utilizzato per correggere una serie di difetti estetici del naso. Alcuni dei difetti che possono essere corretti includono:
- Gobba nasale: il rinofiller può essere utilizzato per mascherare o ridurre l’aspetto di una gobba sul dorso del naso, contribuendo a creare una linea più liscia e armoniosa.
- Asimmetrie: se il naso presenta asimmetrie evidenti, il rinofiller può essere impiegato per bilanciare le proporzioni e migliorare l’aspetto estetico.
- Naso adunco: il rinofiller può essere utilizzato per levigare la punta del naso e ridurre l’aspetto di un naso adunco o prominente.
- Naso appiattito: se il naso appare piatto o privo di definizione, il rinofiller può essere utilizzato per creare un maggior rilievo e definizione nella regione nasale.
- Irregolarità: il rinofiller può essere impiegato per correggere piccole irregolarità superficiali o depressioni nel profilo nasale, creando una superficie più uniforme e liscia.
- Punta nasale cadente: il rinofiller può essere utilizzato per sollevare leggermente la punta del naso, correggendo un aspetto cadente o poco definito.
- Naso largo: Se il naso appare eccessivamente largo, il rinofiller può essere utilizzato per creare un effetto di restringimento e migliorare le proporzioni del naso.
Scelte tra rinoplastica chirurgica e non chirurgica: quale preferire?
La rinoplastica, un’antica procedura di chirurgia estetica, spesso evoca l’immagine di un intervento traumatico in cui il naso viene “rotto” per essere rimodellato. Tuttavia, questa percezione non rispecchia la precisione e la delicatezza richieste dall’intervento, che mira a modificare con attenzione la struttura ossea e cartilaginea del naso per migliorarne forma, volume e posizione. Spesso, si correggono anche problemi respiratori derivanti da anomalie anatomiche. La rinoplastica è l’opzione ideale per coloro che desiderano un cambiamento significativo, permanente e completo del naso, oltre a migliorarne la funzionalità.
Il rinofiller, invece, prevede l’iniezione di filler come l’acido ialuronico per correggere irregolarità, volumizzare e proiettare la punta del naso. Eseguito in ambulatorio, ha tempi di recupero brevi e non richiede anestesia.
L’uso della tossina botulinica si sta anche diffondendo per modifiche temporanee. Questa procedura è ideale per cambiamenti più sottili, immediati e temporanei, con costi contenuti e brevi tempi di recupero. Tuttavia, è importante notare che anche se il rinofiller è considerato non chirurgico, può comportare rischi se eseguito da un esperto con conoscenza anatomica. L’iniezione accidentale può avere gravi conseguenze sui vasi sanguigni o sulla funzionalità respiratoria.
È fondamentale che sia un professionista con una solida formazione anatomica a eseguire entrambe le procedure. Quindi, sebbene il rinofiller sia efficace per un gruppo ristretto, per la maggior parte delle persone che cercano un cambiamento permanente, la rinoplastica chirurgica rimane la scelta migliore.