Il bambino è intollerante al latte materno?
Possibile che la natura, così perfetta nei suoi meccanismi, permetta che un neonato sia intollerante al latte materno e non a quello artificiale? Per quanto possa apparire incredibile questo succede ma forse non è colpa della natura ma di comportamenti totalmente umani, ma andiamo per ordine.
Cos’è il latte materno
Il latte materno è l’alimento che la natura ha previsto per i neonati e non solo. Molte donne fortunate continuano ad allattare i loro figli anche dopo diversi mesi, in alcuni casi anche fino all’anno d’età.
Nel latte materno il bambino trova tutte le sostanza che gli sono necessarie,proteine, glucidi, grassi, vitamine e sali minerali. Oltre a questo nel latte materno si trovano anche sostanza biologiche come ormoni e anticorpi preziosi per il bambino.
Stupisce, quindi, che questo possa costituire un alimento che genera intolleranza nel bambino. Questo è ancora più incredibile contando che le medesime sostanze arrivavano al bambino in formazione nella pancia.
Com’è possibile, quindi che il bambino che non ha avuto certo intolleranze alle sostanze materne le sviluppi con il latte materno? Questo rappresenterebbe un mistero se i ricercatori non avessero scoperto l’arcano.
L’intolleranza al latte materno
L’intolleranza, seppure si manifesti in rari casi, è un fenomeno reale connesso all’assunzione del latte materno. Qualcosa, quindi, scatena una serie di sintomi nel bambino che si riconducono all’intolleranza verso questo alimento base per il neonato.
I sintomi sono quelli piuttosto caratteristici delle intolleranze alimentari, quindi disturbi soprattutto di carattere gastro-intestinale e in qualche caso di eruzioni cutanee che potrebbero essere anche confuse con altre patologie se non si considera l’associazione con i sintomi gastro-intestinali.
Cause dell’intolleranza al latte materno
Riprendendo lo stupore manifestato in premessa rispetto all’intolleranza naturale al latte materno in quanto meccanismo previsto dalla natura, l’ipotesi più verosimile di questo fenomeno è che il neonato, in realtà, non sia affatto intollerante al latte materno in se ma ad alcune sostanze introdotte con l’alimentazione della Mamma e che finiscono anche nel latte materno.
Alcune proteine contenute in cibi introdotti dalla mamma possono passare nel latte ed essere assunte dal neonato. Tali proteine generano una reazione da parte del sistema immunitario del neonato in quanto non conosciute dallo stesso e viste come sostanze nocive da contrastare.
Il meccanismo di reazione per neutralizzare il “nemico”, in cui un incremento delle IgE è il massimo responsabile, libera istamina e altre sostanze che causano i sintomi dell’intolleranza.
I sintomi dell’intolleranza al latte materno
Ad ogni contatto successivo con le stesse sostanze il sistema immunitario del neonato le riconosce subito e genera la reazione allergica pressoché immediata. I sintomi associati a tale intolleranza, quindi sono:
- Gonfiore, flatulenza e dolore addominale
- diversa consistenza delle feci
- irritabilità ed agitazione
- Arrossamento anale
- manifestazioni cutanee come orticaria o eczemi
- problemi di accrescimento per scarso assorbimento delle sostanze
Difficile anche per i medici più bravi risalire alla causa precisa dell’intolleranza al latte materno ma analizzando attentamente ogni cosa ingerita dalla mamma si può arrivare all’ipotesi dell’alimento che provoca l’intolleranza nel neonato.
Ovviamente questo non è un’azione immediata nei risultati e che comporta una notevole collaborazione da parte della mamma nel tenere un diario puntiglioso di quanto ingerito e un parallelo diario delle manifestazioni di intolleranza del neonato.
Come agire in caso di intolleranza
In alternativa si può rendere necessario interrompere l’alimentazione con il latte materno per passare al latte artificiale. Pediatra e allergologo sono le figure centrali in questi problemi. La loro esperienza e le ricerche scientifiche sul tema potrebbero consentire di identificare, anche con un po’ di fortuna, le proteine responsabili dell’intolleranza nel neonato.
Prima di interrompere l’allattamento materno, prezioso per il bambino, è utile cercare di arrivare a determinare quale elemento alimentare si pone come responsabile dell’intolleranza al latte materno nel neonato.